HelpAge Italia ha partecipato alla presentazione del volume “Età anziana: tempo di diritti e responsabilità” (a cura di Carlo Sangalli e Marco Trabucchi, ed. Il Mulino) mostrando i risultati di una ricerca comparativa condotta da HelpAge International e illustrati in un capitolo del libro.

Per quello che riguarda i diritti delle persone anziane, esistono lacune significative nel quadro giuridico nazionale e internazionale, in particolare non esiste nessun divieto di discriminazione intersezionale e le persone anziane rimangono invisibili all’interno del sistema legale internazionale. “È lo stesso diritto internazionale che richiede agli Stati di eliminare ogni forma di discriminazione basata sull’età, ma in pratica questo obbligo è disatteso da gran parte di essi, compreso il nostro – ha detto la Emilia Romano, Direttrice Generale di HelpAge Italia – a livello nazionale vogliamo promuovere una riforma della legislazione e l’adozione di leggi che affrontino efficacemente l’ageismo e la discriminazione basata sull’età”. Anche a livello internazionale, nell’ambito delle Nazione Unite, dovrebbero essere intrapresi passi immediati per emanare orientamenti chiari, completi e autorevoli sulla corretta interpretazione e sulla protezione effettiva del diritto alla non discriminazione sulla base dell’età.

Tra il 3 e 6 Aprile, al Palazzo di Vetro di New York, è convocata la XIII Sessione dell’Open-Ended Working Group on Ageing, il Gruppo che si occupa della tutela dei diritti delle persone anziane nell’ambito del quale HelpAge promuove da tempo la creazione di una Convenzione internazionale, sollecitando a questo proposito anche il Governo italiano.

Una Convenzione sui diritti delle persone anziane costituirebbe una pietra miliare di fondamentale importanza per costruire e mettere in campo iniziative di tutela a livello globale.

La Convenzione sarebbe:

  • Una base solida per una società più equa. Contribuirebbe a garantire che tutte le persone anziane, ovunque, siano trattate in modo equo e più giusto.
  • Una garanzia di ottenere servizi migliori per tutti. Contribuirebbe a garantire che i governi, il settore privato e altri progettino e forniscano servizi che rispettino i diritti delle persone anziane.
  • Una guida chiara. Sarebbe il punto di riferimento per ottenere indicazioni su cosa siano i diritti delle persone anziane e su come rispettarli.
  • Un motore per il cambiamento. Metterebbe in moto una catena di eventi che migliorerebbero la vita delle persone anziane.

Firma anche tu l’appello per una Convenzione della Nazioni Unite per i diritti delle persone anziane